VUCA e BANI: due possibili approcci all’interpretazione del futuro
La nostra epoca è caratterizzata da una serie di eventi e cambiamenti drastici: la Pandemia di Covid-19, la riemergenza delle tensioni in Europa, le difficoltà nella catena di approvvigionamento, le crisi energetiche e i mutamenti climatici. Viviamo in un mondo sempre più complesso, dove le relazioni di causa-effetto sembrano sfumate e fenomeni apparentemente separati possono portare a conseguenze globali imprevedibili.
Per descrivere efficacemente questa situazione, spesso ci rivolgiamo alle emozioni per evidenziare il nostro disagio e la sensazione di smarrimento dovuti a un contesto dominato dall'Incertezza. Siamo travolti dalla sensazione di non poter controllare completamente ciò che accade intorno a noi.
Questi fattori, insieme all'evoluzione tecnologica in corso, hanno accelerato il passaggio da un ambiente VUCA (Volatility, Uncertainty, Complexity, Ambiguity) a uno BANI (Brittle, Anxious, Non-linear, Incomprehensible). Il modello BANI cattura in modo più preciso l'incertezza e la volatilità attuali, considerando non solo le influenze esterne, ma anche le caratteristiche interne dei sistemi tecnologici emergenti. Un elemento chiave del modello BANI è l'introduzione delle emozioni come prospettiva per risolvere problemi all'interno di organizzazioni e aziende.
Entrambi gli acronimi, VUCA e BANI, offrono strumenti interpretativi per affrontare le sfide dell'incertezza. Anche se non è semplice stabilire quale dei due sia più adatto alle circostanze attuali, entrambi possono fornire spunti preziosi.
Il modello VUCA è emerso inizialmente nel contesto militare per descrivere l'ambiente operativo caratterizzato dall'incertezza e dalla complessità. Tuttavia, il modello VUCA si concentra principalmente sugli aspetti esterni e non tiene conto delle dinamiche interne dei sistemi organizzativi.
D'altra parte, il modello BANI si focalizza sulle caratteristiche interne dei sistemi emergenti, evidenziandone la fragilità, l'ansia, la non linearità e l'incomprensibilità. Inoltre, considera il punto di vista emotivo nell'analisi degli eventi, riconoscendo l'impatto delle emozioni sulla gestione delle sfide. Il modello BANI rappresenta un'evoluzione del modello VUCA, ponendo l'attenzione sugli elementi interni che influenzano l'adattamento e l'innovazione delle organizzazioni.
Il passaggio da VUCA a BANI rappresenta un cambiamento di prospettiva che richiede ai dirigenti aziendali di abbracciare la resilienza e l'intuizione come risorse per affrontare le difficoltà e trasformarle in opportunità. Il modello BANI pone l'accento sull'importanza delle qualità umane, come l'empatia, la flessibilità e la trasparenza, nell'affrontare le sfide aziendali.
Andrea Ruscica, Presidente e Strategy Lead di Altea Federation, è un esempio di leader che ha adottato con successo il passaggio da VUCA a BANI. Ruscica promuove l'approccio dell'Umanesimo Digitale, sottolineando l'importanza di migliorare la vita umana attraverso la tecnologia. Il suo punto focale è l'umanità, enfatizzando le qualità che rendono unici gli esseri umani: creatività, intuito, empatia, apprendimento continuo, saggezza ed etica.
Il modello BANI suggerisce risposte pratiche per affrontare le sfide. La fragilità richiede resilienza e adattamento. L'ansia può essere mitigata attraverso l'empatia e la comunicazione trasparente. La non linearità richiede flessibilità e contestualizzazione. L'incomprensibilità può essere affrontata con intuizione e l'utilizzo sagace delle tecnologie emergenti.
In un mondo BANI, la leadership si basa sulla collaborazione, sull'empatia e sul supporto emotivo. La capacità di adattamento, l'apprendimento continuo e la gestione del cambiamento diventano fondamentali. È necessario superare la tentazione di adottare una visione apocalittica e abbracciare reazioni costruttive e soluzioni innovative.
In conclusione, sia il modello VUCA che il modello BANI offrono strumenti preziosi per comprendere e affrontare l'incertezza del mondo attuale. Il passaggio da VUCA a BANI richiede un cambiamento di prospettiva, mettendo al centro le qualità umane e l'empatia. I leader devono adottare un approccio resilienti, flessibile e orientato al cambiamento per trasformare le sfide in opportunità, mantenendo l'umanità al centro del processo di evoluzione aziendale."
Come possono le imprese navigare attraverso un contesto BANI?
Siamo testimoni della necessità di adattarsi a un ambiente caratterizzato da fragilità, ansia, complessità e difficoltà di comprensione. In questo scenario, è imperativo adottare un nuovo approccio mentale. Jamais Cascio stesso cerca di fornire risposte e linee guida, enfatizzando alcuni principi che possono servire da reazione al modello BANI.
Cascio identifica alcune abilità chiave: resilienza, empatia, adattabilità e intuizione, tradotte in inglese come Resilience, Attention, Adaptation e Transparency, formando un nuovo acronimo da considerare: RAAT.
Di fronte alle sfide del mondo BANI, sia le organizzazioni che le persone possono rispondere sviluppando:
- Agilità e un atteggiamento intuitivo verso l'innovazione;
- Curiosità nell'affrontare il futuro in modo positivo e proattivo;
- Collaborazione e co-creazione, essenziali in un ambiente complesso;
- Formazione, specialmente sulle competenze relazionali, per aumentare la resilienza delle organizzazioni;
- Empatia, per creare connessioni tra individui, comunità ed ecosistemi;
- Capacità di trovare soluzioni nuove e originali per problemi emergenti.
In sintesi, non è possibile individuare soluzioni definitive per le sfide delineate dal modello BANI. Tuttavia, è cruciale continuare a sviluppare strategie che allenino la resilienza, l'empatia, l'adattabilità e l'intuizione, spingendo verso la scoperta di risposte innovative.
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